Scopertura del pavimento del Duomo di Siena: visita a un grande gioiello

Un gioiello visibile solo in pochi mesi dell’anno

È solamente nel periodo tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, poi dal 18 di agosto fino al 18 di ottobre che a Siena si può ammirare qualcosa di straordinario. È questo il periodo in cui c’è la scopertura del pavimento del Duomo di Siena, una tra le opere più singolari che si possano trovare nel panorama artistico italiano. A caratterizzare il pavimento del Duomo di Siena – secondo il biografo Giorgio Vasari «il più bello, il più grande e magnifico che mai fosse stato fatto» – è la serie di 56 grandi riquadri che sono stati realizzati quasi tutti con la tecnica della tarsia marmorea, un tipo di esecuzione che si distingue dal mosaico per un maggior grado di complessità.

Sacrificio di Isacco, D.Beccafumi, 1546-47, tarsia pavimento Duomo di Siena

Ottantacinque metri di bellezza

Ciò che suggestiona di questo enorme tappeto di marmo, lungo circa ottantacinque metri, è la sua bellezza estetica poiché il visitatore può ammirare delle stupende immagini realizzate mediante l’accostamento di marmi di diversi colori che sono stati sapientemente combinati; i preziosi materiali utilizzati per questo pavimento provengono dalla Montagnola, un’area situata nella zona ovest della provincia di Siena.

Immagini pagane in un luogo di culto cristiano

Oltre a questo, il fascino del pavimento del Duomo di Siena sta anche nella sua sorprendente iconografia; considerando che ci troviamo all’interno di un luogo di culto cristiano, quello che qui ci si aspetterebbe di trovare sarebbe una serie di temi iconografici cristiani. Invece, ciò che si può vedere sotto ai propri piedi, mentre si percorrono le navate della Cattedrale, è centinaia e centinaia di figure inserite all’interno di scene che sono in alcuni casi di soggetto pagano mentre invece in altre si leggono episodi dell’Antico Testamento.

La navata centrale del Duomo con il pavimento scoperto

Un viaggio nella storia della Salvezza dell’Umanità

Da Ermete Trismegisto alla Strage degli Innocenti, passando per la rappresentazione delle Sibille, del Monte della Sapienza e delle Storie dell’Esodo, su questo splendido pavimento si dispiega un viaggio nella storia della Salvezza dell’Umanità che è stato articolato mediante dei rimandi ai testi dei filosofi e dei letterati dell’antichità, nonché a quelli degli autori del primo Cristianesimo di cui gli artisti che hanno realizzato le tarsie si sono preoccupati di riportarne le esatte citazioni testuali. In effetti, un’altra componente affascinante di questo pavimento è la cospicua presenza di iscrizioni, in latino e in volgare, che rappresentano la chiave di lettura imprescindibile per interpretare la complessa e talune volte rara iconografia di questa grandiosa opera.

Contempleremo insieme la bellezza e la ricchezza tematica di questo pavimento attraverso delle visite guidate che si effettueranno nella Cattedrale di Siena, nel periodo della sua scopertura da agosto ad ottobre.

Come prenotare un tour del Duomo e del pavimento?

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