Cose da vedere a Siena, la città espressione della “civiltà medievale”
Per chi visita Siena, perché attratto dal suo ‘fascino medievale’ di cui ha sentito tanto parlare – o perché si ricorda di quando l’ha ritrovata tra i banchi di scuola, studiando l’età comunale –, ecco la mia proposta di cose da vedere a Siena, tra piazze, monumenti, chiese e fontane, restando sicuri di non perdersi davvero nulla ma, soprattutto, di cogliere la quintessenza di una città che si distingue particolarmente dalle altre dell’Italia centrale, per i motivi di cui leggerai sotto.
Ecco quindi la serie di posti che suggerisco:
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Piazza del Campo
Se c’è un’immagine di Siena nota nel mondo questa è quella di Piazza del Campo, il cuore della città e massima espressione, assieme al Palazzo Pubblico che le fa da fondale, della civiltà comunale italiana per via della particolare sintesi architettonica qui raggiunta tra la piazza e il palazzo del governo. Così come la sede del potere istituzionale, anche la piazza conserva alcuni elementi simbolici che rimandano alla formazione politica che, tra due e Trecento, governò la città che era all’epoca una repubblica indipendente e uno dei centri culturali e politici più potenti della Toscana.
La bellezza di quest’ambiente è ammirato ogni giorno dai visitatori di tutto il mondo; la piazza è molto conosciuta anche per essere il teatro della famosa corsa storica del Palio, che qui si tiene due volte l’anno, in date che sono molto importanti per la storia di Siena e per i senesi.
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Duomo di Siena
Non molto lontano da Piazza del Campo, sorge un importante monumento anch’esso simbolo della storia di Siena per via della sua raffinatezza gotica che denota chiaramente i contatti, commerciali e culturali, che la città aveva nel Medioevo con il mondo d’Oltralpe, oltre al desiderio, mai del tutto sopito, di rivaleggiare con la potente Firenze persino con la grandezza e ricchezza di edifici che si costruivano.
Il primo edificio importante del Duomo di Siena risale alla fine del XII secolo, quando si fa risalire la consacrazione ad opera del papa senese Alessandro III.
Oggi il Duomo è uno stupendo scrigno d’arte che conserva capolavori di Pinturicchio, di Michelangelo, Donatello e Bernini e conserva le testimonianze del passaggio all’interno della Libreria Piccolomini, del giovane Raffaello. Oltre a ciò, il Duomo di Siena è particolarmente noto per il suo bellissimo pavimento, grazie ai suoi grandi 56 riquadri; realizzati con la tecnica della tarsia marmorea, essi ricoprono tutto il perimetro della chiesa e possono essere ammirati in tutto il loro splendore da fine giugno a fine luglio, e poi di nuovo dalla seconda metà di agosto alla prima metà di ottobre, periodo in cui avviene la scopertura del pavimento al pubblico.
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Santa Maria della Scala
Continuando ad andare alla ricerca delle imperdibili cose da vedere a Siena, voltando le spalle alla facciata del Duomo, e guardando a quella che si presenta all’esterno come una struttura imponente e austera, con i suoi alti muri in mattoni, scopriamo un edificio dove in realtà si ritrova una delle storie più significative della cura e dell’accoglienza: l’antico Ospedale del Santa Maria della Scala.
Trasformato oggi in un museo, della scala non è solo un grande contenitore d’arte, con gli affreschi del pellegrinaggio, ma racconta, attraverso le sue pareti parlanti, anche la storia di Siena attraverso l’importante attività dell’assistenza. Oltre a ciò, l’antico ospedale, oggi un museo con vastissimi ambienti, ti permette di immergerti tra passaggi rimasti nascosti per secoli, lì dove si sviluppò il primo nucleo della città in epoca romana e poi medievale e che costituisce un luogo di potente suggestione, grazie alle sue alte lunghe gallerie scavate nella morbida pietra arenaria.
Grazie alla visita al Santa Maria della Scala scoprirai un’altra Siena, completamente celata all’esterno della piazza del Duomo, ma che diventa un autentico viaggio nel tempo.
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Pinacoteca di Siena
Sempre nel Terzo di città, quindi rimanendo nel quartiere alto, sorge la Pinacoteca nazionale di Siena, ospitata nel medievale Palazzo Bonsignori. La pinacoteca è annoverata come uno dei nuclei più importanti al mondo di dipinti a fondo oro. Essa si caratterizza per ospitare alcuni dei capolavori di Duccio di Buoninsegna, Ambrogio Lorenzetti, Simone Martini, oltre ai protagonisti della pittura del Rinascimento senese, artisti che non furono secondari per raffinatezza ai grandi protagonisti della pittura fiorentina, come Beccafumi e Giovanni Antonio Bazzi, meglio conosciuto come il Sodoma.
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Museo di Contrada
Come si diceva, Siena è uno scrigno d’arte ed esempio non secondario in Toscana. Tuttavia, per cogliere davvero l’essenza della città e della sua gente bisogna entrare nel luogo dove si vive intensamente il Palio, la tradizione più nota di Siena: questo luogo è la Contrada.
A Siena vi sono 17 contrade ma, contrariamente a quanto si possa pensare ad uno sguardo superficiale, la Contrada non è un “gruppo di sbandieratori” come spesso si sente dire in giro, ma un qualcosa di autenticamente sentito da ogni cittadino senese che nasce, cresce, vive e muore nella contrada; qualcosa che va ben al di là dello stesso palio.
Se già di per sé il Palio è un evento la cui antichità ne fa comprendere l’importanza (basti solo menzionare il fatto che, a differenza di altre ‘giostre’ italiane che sono state riscoperte se non inventate di sana pianta negli ultimi decenni, la corsa senese, attestata già dal Medioevo, è arrivata pressoché ininterrotta fino ai giorni nostri), è solo entrando in una contrada e visitandone il museo che si può scoprire tutto il mondo che c’è dietro la tradizione, tutto quello che nelle dirette televisive in occasione della corsa è completamente invisibile. È nel museo della contrada che, ad esempio, troviamo conservata la serie dei drappelloni (il vero e proprio palio) vinti da ciascuna contrada nella serie delle corse degli ultimi trecento anni, assieme alle i costumi storici e gli oggetti cari ad ogni contradaiolo, oltre ai tempi che precedono e seguono la corsa, in cui il senso di appartenenza alla comunità si rafforza e si esplica in una serie di attività, che siano esse ludiche o soprattutto di beneficenza, lì dove si mostra l’essenza contradaiola.
Tutto ciò dimostra una passione viscerale che non si riesce a comprendere fuori e che fa della visita a una contrada un’esperienza imprescindibile per comprendere lo spirito di una città intera.
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Le fonti medievali
Secondo quanto si racconta, in occasione della visita dell’imperatore Carlo V a Siena, nel 1536, egli, ammirato dalla grande perizia di tecnica degli ingegneri idraulici senesi, avrebbe esclamato che a Siena esistevano due città: una in superficie, mentre l’altra si estende sottoterra.
Che sia stato l’imperatore spagnolo o meno a pronunciare questa frase, essa afferma il vero. Nel sottosuolo di Siena corrono molti tunnel scavati nella morbida arenaria; essi sono chiamati Bottini e conducono l’acqua alle fonti della città.
Il fatto già che una città che non è beneficiata dal passaggio di fiumi abbia sviluppato un sistema idrico tanto sofisticato quanto complesso nella realizzazione, fa bene intendere quanto virtuoso fosse il ricercare soluzioni per l’approvvigionamento. Esso non venne realizzato badando solo all’utilità: fu anche l’estetica a beneficiarne.
Un’altra delle cose estremamente interessanti da vedere a Siena sono le fonti medievali, strutture a volte di particolare imponenza, ubicate in pieno centro storico, quindi visibili gratuitamente.
Tra le esse, degne di una visita c’è Fontebranda, che sorge nell’omonimo rione, poi seguono Fonte Nuova, Fonte Ovile, Fonte di Pescaia, Fonte di Follonica (quest’ultima si trova nel territorio del Leocorno, per trovarla aperta consultare i giorni di apertura del della contrada cliccando qui), assieme a una delle ultime a essere realizzata, in un certo senso anche quella più ‘elegante’, che si trova nella stessa Piazza del Campo: la Fonte Gaia. Realizzata da Jacopo della Quercia nel Quattrocento, la fonte attuale presente nella piazza è una copia ottocentesca, però a Siena esiste un luogo suggestivo dove la fonte antica del Quattrocento è ancora conservata…
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Palazzo Pubblico
Concludo la serie di suggerimenti sulle cose da vedere a Siena tornando nella piazza da dove sono partito. Il palazzo medievale, di cui facevo menzione parlando della Piazza del Campo, è chiamato Palazzo Pubblico ed è uno degli esempi più rilevanti in Europa di architettura medievale di tipo civile. Oggi sede del comune e del museo civico, il palazzo conserva preziosissime testimonianze artistiche di quella civiltà comunale di cui facevo accenno all’inizio e di cui completa il messaggio ideologico proprio per le opere ivi conservate.
I capolavori qui particolarmente degni di nota sono la Maestà di Simone Martini, dipinto che, grazie alla complementarietà di immagini e testo, è una precoce testimonianza dell’uso del volgare in un’opera pubblica.
L’altra opera, l’immagine forse più famosa dell’arte senese nel mondo, è il ciclo di affreschi con gli Effetti del Buono e del Cattivo governo di Ambrogio Lorenzetti; essa costituisce una fotografia della Siena del Trecento sotto molti punti di vista, partendo ad esempio dal fatto che con questi affreschi il pittore non si limitò semplicemente a rappresentare la Siena del tempo con verosimiglianza, ma anche e soprattutto a condensare di significati, politici, filosofici e teologici, le figure dipinte nel ciclo. Al momento della pubblicazione di questo articolo l’opera non è ancora visibile per via di un importante restauro a cui è sottoposta; si spera di poter rivedere quanto prima gli affreschi di nuovo visibili al pubblico.
L’elenco delle cose da vedere a Siena potrebbe ancora continuare (ad esempio c’è L’Orto botanico, anch’esso molto interessante e luogo che si discosta dai percorsi artistici che qui ho descritto, tuttavia meritevole di una visita: vi si accede gratuitamente da Via Mattitoli), oppure l’Accademia Chigiana, o anche della Basilica di San Domenico.
Se avrai avuto la pazienza di leggere fin questo articolo, immagino che ti sia venuta una grande voglia di visitare la città e vedere con i tuoi occhi quello che ho suggerito in questo elenco delle cose da vedere a Siena.
Se per caso volessi scoprire tutto ciò con una visita guidata, sappi che è possibile farlo. Ti basta contattarmi…. ⟢