La mostra “Siena dal ‘200 al ‘400” al Palazzo Pubblico

La mostra a Palazzo Pubblico

“Siena dal ‘200 al ‘400’” è la mostra che si è tenuta a Siena a Palazzo Pubblico dal 15 giugno al 15 settembre del 2017 ed è dove si è potuto ammirare qualcosa unica nel suo genere. La mostra è stata ospitata nei suggestivi Magazzini del Sale, a pochi metri da dove molti turisti fanno la fila per comprare il biglietto e salire sulla torre del Mangia.  La mostra “Siena dal ‘200 al ‘400” al Palazzo Pubblico è è stata visitabile gratuitamente ed ha visto esposte le opere della collezione Salini, una delle più importanti al mondo per qualità dei contenuti. La raccolta, di proprietà dell’architetto Simon Pietro Salini e normalmente conservata presso la sua residenza senese che è il castello di Gallico (Asciano), è stata curata nell’allestimento dallo stesso collezionista che ha inoltre contribuito finanziariamente.

siena dal 200 400

Il San Pietro di Giovanni Pisano

La mostra è stata sia per i senesi e sia per i turisti un’occasione straordinaria di poter osservare opere – in totale ottanta – solitamente non esposte al pubblico.

Tra i capolavori che sono stati esposti si ricordano qui, solo per il loro grado di popolarità tra gli storici dell’arte, il Crocifisso dipinto da Duccio (cat.4), il San Pietro di Giovanni Pisano (cat.12) e una Madonna con Bambino in trono di Jacopo della Quercia (cat.56).

La mostra però non fornisce semplicemente la vista di alcuni capolavori ma rappresenta invece l’opportunità, con catalogo alla mano, di ripercorrere concretamente l’evoluzione della storia dell’arte senese, una storia spesso fatta da nomi poco noti al grande pubblico le cui vicende artistiche s’intrecciano però strettamente con le personalità apportatrici di novità. A tal fine, risulta di estrema utilità il catalogo che raffronta opere coeve alle diverse epoche di cui la collezione è composta e che sono conservate nei musei senesi e del resto del mondo.

La collezione di ceramiche arcaiche

Oltre a sculture e a dipinti, è di particolare interesse anche la sezione di ceramiche, una collezione che spazia dalla maiolica “arcaica” del ‘200 fino a pezzi risalenti agli inizi del ‘500.

La raccolta di ceramiche di Salini costituisce un ulteriore opportunità di ripercorrere l’evoluzione stilistica delle terrecotte, nonché dell’evoluzione tipologica connessa ai suoi diversi usi.

Ciò che si può rintracciare nella visita alla mostra è dunque un filo rosso che lega le opere esposte della collezione Salini e che dimostra anche le attente scelte del collezionista al fine di creare un discorso logico e coerente dal punto di vista dell’evoluzione stilistica e della successione cronologica. Dalle opere del Maestro di Tressa, fino ad arrivare a Jacopo della Quercia, grazie alla mostra “Siena dal ‘200 al ‘400” a Palazzo Pubblico i cittadini e i turisti hanno avuto modo di riscoprire la memoria storica delle straordinarie testimonianze dell’arte senese