Alcune cose imperdibili da vedere a Firenze

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Firenze meta imprescindibile tra le città d’arte

Tra le città d’arte da visitare in Italia per le festività pasquali, Firenze rappresenta sempre una meta di grande fascino. I tanti monumenti e i luoghi da poter visitare nella città del Giglio sono però talmente tanti e tutti meritevoli d’interesse che spesso i turisti hanno l’imbarazzo su quali monumenti scegliere di vedere e quali no, specialmente se non si ha tanto tempo a disposizione e si vuole evitare di fare le corse per non perdersi nulla.

Premettendo che di solito il consiglio che si da è quello di concentrasi su pochi luoghi da vedere ma ma goderseli in pieno, ecco qui una piccola guida di quello che potreste vedere a Firenze in un giorno, senza dover andare troppo di fretta.

Se arrivate dalla stazione di Santa Maria Novella, oppure dal capolinea di Villa Costanza (fermata consigliata “Alamanni Stazione”) quello che di immediato potreste vedere, senza dover percorrere molta strada a piedi, è la Piazza di Santa Maria Novella. La chiesa che si affaccia sulla piazza, decantata da artisti e musicisti – anche in tempi recenti – presenta una delle facciate emblema degli ideali architettonici del Rinascimento. Trattasi di un’opera del Quattrocento fiorentino, realizzata da uno delle personalità più importanti dell’epoca, Leon Battista Alberti, personaggio fondamentale per lo sviluppo degli ideali del Rinascimento applicato alla pianificazione urbanistica della città, ideali enunciati in un trattato da lui scritto.

La bicromia marmorea riporta dei simboli molto particolari sulla facciata, come una sfera armillare, un orologio solare, una meridiana nascosta e un sole sul timpano. Già da questi segni si evince che questa chiesa ha una vicenda artistica e storica molto di più complessa di quanto potrebbe sembrare a prima vista.

La piazza antistante la chiesa ha sull’asse sudest – nord-ovest  due colonne in forma di obelisco che creano un ellisse che un tempo andava a creare un tracciato per delle corse equestri che si organizzavano per intrattenere i fiorentini. Da notare le quattro tartarughe in bronzo sotto ogni colonna, un simbolo legato ai uno dei granduchi fiorentini di casa Medici.

In fondo alla piazza, sul lato sudest, un’elegante architettura alla maniera brunelleschiana, oggi sede del Museo del Novecento, uno dei musei d’arte contemporanea più importanti in Italia.

Per dirigervi verso il cuore della città, prendete via del sole. In meno di cinque minuti sarete in Via Tornabuoni dove potrete ammirare la mole di Palazzo Strozzi, un tempo residenza dell’omonima famiglia e oggi sede della Fondazione Strozzi che organizza mostre d’arte sempre di grande rilievo (per info sulle mostre d’arte in allestimento visitate il sito www.palazzostrozzi.org).

La visita gratuita del cortile di Palazzo Strozzi vi permetterà di delineare un quadro palazzo rinascimentale del Quattrocento fiorentino, il cui prototipo si può rintracciare nel palazzo della famiglia più famosa della Firenze del Rinascimento, Palazzo Medici.

Continuando verso Piazza della Repubblica, salite a sinistra sulla grande Via di Calimala, oggi una delle strade più inn dello shopping in città. La strada larga vi condurrà, in men che non si dica, al grande complesso del Duomo. La memoria del vostro smartphone non vi basterà per tutte le foto che vorrete fare in questo angolo di Firenze per la maestosa vista del Duomo che avrete davanti.

Ad uno sguardo superficiale, vi sembrerà che i grandi architetti del passato che realizzarono il complesso non misurarono bene la distanza tra la chiesa e il Battistero che in parte occulta la vista della maestosa facciata della chiesa. In realtà le vicende costruttive del complesso furono molto più complesse di ciò che si riesce a percepire a un primo sguardo. Quella che è una delle Cattedrali più grandi del mondo ha una storia affascinante che merita assolutamente la pena essere approfondita….

La Porta del Paradiso

Davanti alla facciata est del Battistero ammirerete la copia fedele della “Porta del Paradiso”, così ribattezzata dal grande Michelangelo Buonarroti. Sempre su questo lato del Battistero, due colonne in porfido è quanto resta dell’antica alleanza tra Firenze e Pisa nel XII secolo.

Una volta ammirata la Cattedrale, potrete prendere la strada per raggiungere Piazza della Signoria, ma anziché arrivarci per la classica Via dei Calzaiuoli – forse la strada più turistica di Firenze – vi suggerisco di farlo da Via dello Studio. Passando per le suggestive stradine come via Dante Alighieri e Via del Corso, avrete modo di apprezzare la vera Firenze, quella fatta di piccole botteghe e gastronomie dove si servono ancora i prodotti locali.

Da Viale dei Magazzini arriverete in Piazza della Signoria dal lato nord. Spostandovi verso la facciata principale di Palazzo Vecchio, i vostri occhi saranno riempiti dalla bellezza dei capolavori d’arte che qui si conservano, come la fontana – appena restaurata – di Bartolomeo Ammannati, la copia del David di Michelangelo, la Giuditta di Donatello, il Perseo di Benvenuto Cellini, il Ratto delle Sabine di Giambologna. Ognuna di queste statue ha una lunga storia che merita di essere raccontata.

Ratto delle Sabine, Giambologna, 1574-80, Loggia dei Lanzi, Firenze

I Capolavori in Piazza della Signoria

Da Viale dei Magazzini arriverete in Piazza della Signoria dal lato nord. Spostandovi verso la facciata principale di Palazzo Vecchio, i vostri occhi saranno riempiti dalla bellezza dei capolavori d’arte che qui si conservano, come la fontana – appena restaurata – di Bartolomeo Ammannati, la copia del David di Michelangelo, la Giuditta di Donatello, il Perseo di Benvenuto Cellini, il Ratto delle Sabine di Giambologna. Ognuna di queste statue ha una lunga storia che merita di essere raccontata.

Palazzo Vecchio ha un cortile che, per la bellezza delle sue decorazioni cinquecentesche, merita assolutamente di essere visitato – l’ingresso in quest’area è libero; la presenza delle rappresentazioni di città tedesche e austriache in quest’atrio si deve alla celebrazione di un matrimonio importante nella storia della famiglia Medici. Se poi invece siete curiosi di scoprire i tesori che si conservano all’interno del Palazzo, per non parlare dei suoi segreti, come ad esempio la riproduzione del David michelangiolesco con la testa mozzata, o il famoso affresco nascosto di Leonardo da Vinci – suggerito dall’iscrizione lasciata da Vasari “cerca trova” – dovete assolutamente prendere il biglietto per visitare il Palazzo.

Alla destra di Palazzo Vecchio sorge il grande complesso della Galleria degli Uffizi. Come è ben noto, è questo uno dei musei più belli che il mondo ci invidia, non fosse altro per la sua scenografica collocazione tra Palazzo Vecchio, l’Arno e Ponte Vecchio.

Raggiungendo il ponte più famoso di Firenze, rimarrete abbagliati dal luccichio dei gioielli esposti nelle vetrine di queste esclusive botteghe orafe. Ma in realtà il ponte, che oggi è il punto di sosta di tanti turisti che si fermano per fare foto panoramiche o selfie, cela molti misteri, a cominciare dal passaggio segreto che sovrasta le botteghe orafe, passaggio costruito anticamente per uno scopo ben preciso.

Di là d’Arno

Siete ormai ad un passo dalla riva sinistra dell’Arno, la zona che i fiorentini chiamano “di là d’Arno”. Si tratta di una delle aree di Firenze che amo di più; è quella parte di Firenze più genuina, autentica, quella che gli stessi fiorentini amano di più per trascorrere il tempo libero, anche perché non è quella tanto invasa dai turisti che si accalcano sull’altra riva del fiume.

Qui si trovano tante botteghe di artigiani che confezionano prodotti di grande qualità; qui si trovano bellissimi negozi di antiquariato dove acquistare opere di eccezionale rarità; qui si trovano piccole ma fornite case d’aste, con opere d’arte molto ricercate Dagli esperti collezionisti. Qui si trovano tanti vinai e osterie che hanno conservato un aspetto rustico nei loro locali. Insomma, fate un giro da quelle parti e non ve ne pentirete.

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Venere italica, A. Canova, 1802, Palazzo Pitti

Sempre in quest’altra Firenze potrete visitare monumenti di eccezione, come il complesso di Santo Spirito la cui chiesa è uno dei progetti più originali di Brunelleschi. All’interno della sagrestia della chiesa si conserva un magnifico crocifisso ligneo attribuito a Michelangelo.

Poco lontano dalla piazza di Santo Spirito, che con la serie di locali notturni è ufficialmente sede della movida fiorentina, troverete Palazzo Pitti.

Qui gli amanti del verde troveranno uno straordinario esempio di giardino tardo-rinascimentale nel Giardino di Boboli, uno dei più belli d’Italia per l’assetto scenografico che si dispone sulla collina retrostante Palazzo Pitti. All’interno del Palazzo è ospitata la Galleria Palatina, una delle più straordinarie gallerie d’Europa per ricchezza di collezione e per il mantenimento dell’originale disposizione della quadreria datagli dai granduchi medicei nel Settecento.

Se siete anche curiosi di vedere uno dei luoghi di maggior fascino della storia nazionale, merita assolutamente una visita la Basilica di Santa Croce, una delle più belle chiese fiorentine. All’interno si trova la famosa serie delle sepolture dei grandi personaggi della storia italiana e non solo, come Machiavelli, Galileo, Ugo Foscolo, Rossini e tanti altri. La Chiesa conserva inoltre cappelle di grande fascino, come quelle dipinte da Giotto e suoi allievi, o come la cappella dove lo scrittore francese Stendhal fu colpito dalla sindrome che poi è passata alla storia con il suo nome.

La Galleria dov’è conservato il David

Se siete grandi amanti dalla scultura non potrà mancare una visita alle Cappelle Medicee, dove si conservano le affascinanti sculture – in parte non finite – di Michelangelo, o la Galleria dell’Accademia, dove potrete ammirare l’originale David dell’artista, qui trasportato nell’Ottocento.

La galleria che vi introduce alla vista della bellissima scultura di marmo del Buonarroti, grazie al suo effetto scenografico conferisce particolare enfasi alla grande statua, considerata espressione massima dell’arte dallo storico Giorgio Vasari. Poiché l’opera ha più di cinquecento anni, c’è da sapere che essa non è passata illesa ai secoli e ancora conserva visibili su di sé i segni del tempo, oltre che di burrascose vicende che meritano di essere scoperte.

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Piazzale Michelangelo

Oltre alla copia in Piazza della Signoria, un’altra importante copia del David si conserva a Firenze, stavolta con una versione in bronzo, e si può vedere sul piazzale che porta proprio il nome di Michelangelo. Quest’ultima è una delle tappe maggiormente ricercata dai turisti; Piazzale Michelangelo sorge in effetti in un punto da dove si apprezza di una vista mozzafiato su tutta la città; i selfie che farete da questa bella terrazza panoramica saranno indimenticabili e susciteranno l’invidia dei follower sui vostri profili social.

Quanto qui vi ho riportato rappresenta una breve guida delle cose imperdibili da vedere a Firenze se si dispone di poco tempo. Siccome però parliamo di una città straordinaria, ricca di posti da vedere e di segreti da scoprire, godere delle bellezze della città in una visita guidata diventa la migliore opzione se non volete perdervi davvero nulla sulla città del Giglio ⟣