Influenze orientali a Firenze tra Medioevo e Rinascimento
Le influenze orientali nell’arte sono alcune delle caratteristiche che si possono riscontrare in alcuni dipinti della Galleria degli Uffizi. Si può vedere in particolare come egli delle virtù sia un tema iconografico sempre più frequente negli ultimi secoli del Medioevo e che si trova in alcuni esempi conservati proprio nel grande museo fiorentino. La Temperanza, che si vede qui nella foto, fa parte della serie di pannelli dipinti da Piero del Pollaiolo e dal giovane Botticelli per il Tribunale di Mercatanzia nel 1470 circa, un’istituzione di particolare importanza nella sfera commerciale fiorentina a quel tempo .
Una mostra tra Uffizi e Bargello
Ora conservato agli Uffizi, la presenza di questo insieme di tavole diventa un motivo in più per visitare la galleria, specialmente dopo le indagini che sono state condotte sulle influenze islamiche a Firenze durante il Rinascimento e le cui ricerche sono state esposte nell’interessante mostra intitolata Islam e Firenze, arte e collezionismo dai Medici al XX secolo, curata da Giovanni Curatola.
Allestita nella stessa Galleria degli Uffizi (Aula Magliabechiana) e nel Bargello, la mostra e il ricco catalogo realizzato hanno evidenziano i numerosi esempi di menzione nell’arte fiorentina – e non solo – di manufatti provenienti da un ambiente culturalmente islamico.
Uno degli esempi più rappresentativi agli Uffizi è la Temperanza del Pollaiolo. Qui il tappeto visibile sotto il gradino del trono dove è seduta la Virtù ha un motivo geometrico di chiaro riferimento orientale che, secondo il gergo tecnico, è chiamato “small pattern”.
La Temperanza, Piero del Pollaiolo, 1470, Uffizi
Ma le influenze dell’arte orientale continuano a vedersi nel cantaro che la Temperanza tiene sulla gamba sinistra. Un simile manufatto era quello che gli artisti del Quattrocento potevano trovare in circolazione in una Firenze dove i mecenati di opere d’arte erano anche dei grandi mecenati.
I manufatti apprezzati in Occidente
Gli oggetti in metallo e ceramica prodotti nelle aree di cultura islamica furono particolarmente apprezzati dai ricchi mercanti occidentali – come appunto anche a Firenze – dove, ad esempio nel XIV secolo, prese il via la circolazione di raffinati oggetti di manufatti che si intensificò nel XV secolo. Ma i rapporti tra Oriente e Occidente non erano unilaterali, poiché anche i preziosi manufatti realizzati in Occidente erano richiesti dai sultani, che erano anche interessati, come i mercanti occidentali, al possesso di oggetti rari, apprezzati come espressione di ricchezza e il potere. Grazie all’intenso lavoro svolto negli ultimi due anni da un comitato scientifico, formato in previsione di questa mostra, è stato possibile avere una visione arricchita delle influenze orientali nei dipinti della Galleria degli Uffizi, oltre a quelli che sono stati esposti nel Bargello, portando i visitatori a far scoprire le sorprendenti – e spettacolari – suggestioni orientali ⟣