Una connessione speciale
Quella tra la Contrada dell’Oca e Santa Caterina da Siena è una connessione molto particolare. Quando si avvicina la festività della santa senese, celebrata dalla Chiesa cattolica il 29 di aprile, è possibile vedere come, nelle suggestive stradine del rione, si cominciano ad appendere le bandiere con i colori e il simbolo dell’oca, un animale la cui immagine era piuttosto diffusa nel Medioevo poiché richiamava la sfera militare e guerresca; questo per via anche delle connessioni che il simbolo aveva con la mitologia romana.
La presenza dell’oca quale simbolo dell’omonima contrada senese, è motivata dalla secolare storia di questa contrada e del suo territorio; lo stesso si può dire per i colori della sua bandiera che, seppure richiamino immediatamente quelli del tricolore italiano, hanno in realtà una genesi ben più articolata e che va molto indietro nei secoli.
La Contrada dell’Oca è anche una delle contrade legate alla vicenda terrena di Santa Caterina da Siena. la santa senese nacque infatti proprio nel territorio che oggi è della contrada. E’ in effetti poi qui che si conserva ancora oggi il santuario cateriniano, complesso realizzato nel Rinascimento che sorge sull’antica struttura dove Caterina di Jacopo di Benincasa vide la luce nel 1347.
Il fatto che la santa, primo Dottore donna della Chiesa cattolica, sia nominata la “santa dell’Oca” fa evincere quanto forte sia il senso di rinvendicazione dei natali di Caterina dentro questa contrada.
Oltre a importante luogo di fede, il santuario cateriniano è anche un prezioso scrigno di opere d’arte del Rinascimento. I due oratori principali qui presenti – quello della Cucina e quello del crocifisso – sono tra le più importanti testimonianze pittoriche presenti a Siena, dove artisti dalla fine del Cinquecento hanno fissato sulle pareti i gli episodi salienti della vita della santa senese.
Per maggiori info sugli eventi e sulla storia della Contrada dell’Oca visitate il Sito ufficiale della contrada ⟢
