Scoprire la Pinacoteca di Siena: un viaggio nella storia della città
Scoprire la Pinacoteca di Siena equivale e vivere a pieno l’esperienza di visita nella città del Palio. La galleria si conosce principalmente come “una delle collezioni più grandi di dipinti a fondo oro”, ma essa è molto di più. Infatti, oltre alla ricchezza e alla sontuosità della collezione, l’insieme di opere di questo museo costituisce la grande occasione per conoscere la storia del territorio, una storia fatta di tante piccole realtà, molte delle quali non più esistenti.
Dai stupendi pannelli orizzontali, fino ai polittici del Trecento, scoprire la Pinacoteca vuol dire fare un viaggio nel tempo di Siena.
Tra le tante testimonianze interessanti abbiamo il paliotto – tavola di formato rettangolare orizzontale – con la rappresentazione di San Pietro in cattedra. Si tratta di un dipinto dell’artista Guido di Graziano, pittore attivo nella seconda metà del Duecento e una delle personalità più importanti del panorama artistico senese prima di Duccio di Buoninsegna.
Una tipologia particolare di dipinto
Il formato orizzontale della tavola rimanda rimanda a una tipologia di tavola dipinta che tecnicamente è definita“antependium”. L’opera si conservava in una chiesa scomparsa del centro storico di Siena: la chiesa di San Pietro in Banchi a Siena, un edificio che, da quanto si apprende dalle notizie storiche riportate nel sito internet della Contrada della Civetta, si trovava nei pressi dell’attuale strada di Via Banchi di Sotto e fu distrutta nel Settecento.
Grazie però alla lungimiranza di un raffinato espero d’arte, come l’abate Ciaccheri, molti dei dipinti presenti negli edifici che, che per vari motivi, andarono distrutti, oppure le opere stesse furono soggette a dispersione, esse si salvarono e andarono a confluire nell’originario nucleo che poi diventerà la Pinacoteca.
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