Un tour nella campagna toscana per scoprire un luogo ‘icona’ del paesaggio italiano
Facendo un tour nella campagna toscana, ci sono alcune immagini che sono davvero molto attraenti e familiari in quanto riflettono, nell’immaginario collettivo – specialmente straniero –, l’immagine del paesaggio italiano.
Scenari iconici, affascinanti per la loro bellezza, sono quelli che possono vedere visitando la Val d’Orcia in bicicletta o in auto, meglio ancora se a piedi.
Se però non avete il tempo per uno dei trekking della zona e che proporrò nel programma dell’estate del 2021, è prendendo con la macchina o la bici la strada provinciale N.146, quella che va da San Quirico a Pienza, che troverete questo luogo incantato; esso si riconosce, dopo aver svoltato alcune curve, quasi all’improvviso. Fotografato fino a prima della pandemia da migliaia di turisti di tutto il mondo, questo luogo è il simbolo del paesaggio toscano nel mondo: sto parlando della Cappella della Madonna di Vitaleta.
L’edificio, che evoca un’atmosfera così quotidiana e familiare per le sue piccole dimensioni, assieme al pozzo adiacente e ai cipressi che lo fiancheggiano, ha una storia da raccontare sorprendentemente inaspettata.
Statua Madonna di Vitaleta
Visitare la Chiesa di San Francesco per ripercorrere gli eventi …
Per ripercorrere le vicende della cappella non resta che tornare a San Quirico d’Orcia, pedalando sulla stessa Provinciale N.146. Una volta entrati nel centro storico, conviene visitare la Chiesa di San Francesco. L’interno, risalente al periodo duecentesco e presenta oggi un restauro neoclassico risalente agli inizi del ‘900; nonostante i rifacimenti, l’interno conserva opere d’arte più antiche, tra cui spicca il gruppo ligneo dell’Annunciazione, opera dello scultore senese Francesco di Valdambrino, artista vissuto nel’400 ma ancora dota alle figure un aspetto elegante e slanciato tipico dello stile gotico; sull’altare maggiore è dove si trova la bella statua della Vergine annunciata.
L’opera, una terracotta invetriata della bottega fiorentina dei Della Robbia, è custodita in questa chiesa dalla metà dell’Ottocento, ma prima era conservata proprio nella chiesetta di Vitaleta.
Una figura di culto particolare
Questa statua della Vergine è sempre stata oggetto di particolare culto da parte dei fedeli nel corso dei secoli, invocata soprattutto quando in passato, in condizioni di particolari calamità come piogge torrenziali o siccità prolungate, l’effige veniva spostata dalla cappella della campagna alla chiesa San Francesco, dove, con incessanti preghiere, i fedeli ottenevano la divina intercessione per ottenere la cessazione dei flagelli che colpivano duramente i campi.
Si tratta di dinamiche popolari, simili a quelle di altri contesti ‘miracolosi’; ciò però non spiega ancora perché, una statua di così grande qualità esecutiva come quella di Vitaleta, fosse originariamente conservata all’interno di una modesta cappella di campagna. Per scoprirlo potete prenotare una visita guidata della Val d’Orcia, o uno dei trekking di prossima programmazione, per andare così alla scoperta delle bellezze della campagna toscana ⟣