Visita al Santa Maria della Scala di Siena, una sorpresa dietro la piazza del Duomo
Una visita guidata al complesso del Santa Maria della Scala di Siena è la sorprendente scoperta di una dimensione sconosciuta della città, quella del suo antico ospedale cittadino, in funzione fino al 1994, un ambiente vastissimo, inimmaginabile, in cui l’arte e la storia si incrociano nei lunghi corridoi del complesso, dove luci, ombre, odori, riportano molto indietro nel tempo.
Nella nostra visita guidata attraverseremo gli ambienti dell’accoglienza, riccamente affrescati con la storie dell’attività garantite da questa istituzione; lungo il percorso ci imbatteremo nei luoghi dove l’accoglienza e la cura era concretizzata mediante lo stoccaggio dei beni di prima necessità, in quelli che erano i depositi, scavati nelle voragini della terra. Troveremo conservata, sotto magnifiche volte , la Fonte Gaia, quella originale, di Jacopo della Quercia.
Scenderemo ancora in profondità, per scoprire anche come l’assistenza venisse espletata mediante gli enti assistenziali e l’attività caritativa delle confraternite.
Giungendo infine nelle viscere della terra, a decine di metri il piano da dove eravamo entrati, vedrai la città sotterranea di Siena, con le sue antiche strade nascoste, un ambiente suggestivo in cui oggi è ospitato il museo archeologico che andremo a visitare, un contesto unico nel suo genere.
La Chiesa dell’Annunziata e l’affresco illusionistico
La nostra rima tappa della nostra visita guidata del Complesso del Santa Maria della Scala di Siena sarà l’ingresso nel Pellegrinaio delle Donne, ampio ambiente che ci da il benvenuto in questo mondo a parte; entreremo nella Cappella del Manto, uno dei tanti luoghi qui preposti alle funzioni religiose e venerazione di icone sacre, come appunto attesta un ‘miracoloso’ affresco quattrocentesco qui conservato. Alzando gli occhi potremo apprezzare uno degli esempi più raffinati della pittura rinascimentale senese: il Simbolo apostolico dipinto da Vecchietta. Vedremo i motivi per cui questa iconografia ‘autoctona’ senese sia tra le più originali della storia dell’arte.
Tramite un disimpegno entreremo nella grande Chiesa dell’Annunziata, luogo ancora oggi importante nella tradizione religiosa senese per una celebrazione che ha luogo nel mese di marzo, dove si conserva un maestoso affresco di Sebastiano Conca, in cui, come vedremo, il tema ha particolare attinenza con la storia dell’ospedale.
Il Pellegrinaio grande e i bellissimi affreschi con le attività dell’Ospedale
Continueremo la nostra visita guidata al Santa Maria della Scala di Siena entrando nelle corsie dei letti, dove una curiosa decorazione pittorica conservata ci permetterà di scoprire come era organizzata la disposizione dei letti e dei relativi accessori.
Entrando nel Pellegrinaio Grande rimarrai sorpreso dalla magnificenza di questo spazio, così riccamente decorato con affreschi e volte stellate, uno spazio che non avresti mai potuto immaginare che potesse trovarsi a pochi passi del ben più rinomato Duomo. Qui la serie di lunette, tutte finemente affrescate da artisti come Domenico di Bartolo, il Vecchietta e Priamo della Quercia, rappresenta un grande manifesto delle attività che l’ospedale ha svolto nel corso del tempo. Oltre alla loro bellezza estetica, questi affreschi ti faranno scoprire interessanti brani di vita quotidiana attraverso la testimonianza figurativa degli oggetti, alcuni dei quali particolarmente curiosi e apparentemente indecifrabili.
L’affascinante Oratorio di Santa Caterina della Notte
Dopo il primo livello, già in sé stupendo per la ricchezza e bellezza di immagini conservate, scenderemo al piano di sotto, dove comincerà a palesarsi davanti a te un complesso grande e articolato che, ad una vista dall’esterno della Piazza del Duomo, non ti saresti mai aspettato. Con l’ambiente della Corticella e la strada dei vetturini arriveremo a comprendere in che modo era organizzato l’arrivo e lo stoccaggio delle derrate alimentari, essenziali per il fabbisogno dell’ospedale e provenienti dalle Grance.
Proseguendo nella visita del Santa Maria della Scala di Siena, gli ambienti degli antichi oratori delle compagnie, a tratti forse macabri e oscuri, ci riporteranno verso una dimensione della devozionalità senz’altro molto lontana dalla nostra moderna sensibilità, tuttavia essi rappresentano una testimonianza importante delle pratiche pie curate proprio da questi enti assistenziali.
Nell’Oratorio di Santa Caterina della Notte scoprirai il curioso motivo per cui questo oratorio è chiamato così, luogo legato alla memoria di Santa Caterina da Siena.
Ritrovando la Fonte Gaia originale
Sotto gli ambienti fatti di grande volte in pietra, ritroveremo i pezzi antichi della Fonte Gaia, capolavoro di Jacopo della Quercia, fonte che originariamente si trovava in Piazza del Campo. Mediante un interessante allestimento che ricostruisce le vicende di smontaggio e creazione dell’attuale copia, oggi presente in Piazza del Campo, sarà quasi commovente il modo in cui, avvicinandoti a ciò che resta dell’originale, avrai modo di percepire la potenza evocativa di questi marmi, avvolti da una sorta di ‘fascino delle rovine’ di ‘fidiaca‘ memoria.
Scoprendo la città antica nelle viscere della terra
Dopo il secondo livello, in cui avrai gli occhi già pienamente immersi nell’arte e nella storia, non potrai credere che il complesso ha ancora delle sorprese: andremo ancora più giù, addentrandoci letteralmente nelle viscere della terra e, contrariamente a quanto potresti aspettarti, ti si aprirà davanti una galleria alta e maestosa, dove camminerai sul livello di calpestio della città romana e alto-medievale.
In questo ambiente suggestivo, andremo a visitare il museo archeologico, uno dei più peculiari in assoluto di tutto il panorama europeo per l’ambiente ipogeo in cui si trova. Ubicato dentro i cunicoli utilizzati in età medievale come luogo di stoccaggio delle derrate alimentari e del vino, le gallerie, scavate nell’arenaria, ti offriranno una incredibile opportunità di viaggio nel tempo, man mano che si avanza verso una galleria e poi l’altra; le raccolte archeologiche qui presenti ci permetteranno di ripercorrere la storia del collezionismo antiquario di cui furono protagoniste le nobili famiglie senesi dal Cinquecento in poi.
Oltre alla stupenda sezione di urne, vasi, corredo di banchetto, alcuni ubicati nella strepitosa “cantina” dell’Ospedale, l’ultima sezione del museo comprende un percorso multimediale abbinato ai reperti rinvenuti in contesti di scavo che tracciano l’origine di Siena, dal tempo della colonia militare di Sena Iulia al Medioevo, quando la città, grazie ai traffici sulla via Francigena, divenne la potente repubblica in grado di sfidare la grande Firenze.
Le porte e le finestre delle antiche case
Alcuni degli ultimi ambienti di questo livello nascondono qualcosa di sensazionale: facendo bene attenzione, potrai notare le antiche porte e finestre delle antiche case che ancora qui si conservano; scopriremo insieme il motivo per cui questi ambienti sono rimasti ‘sepolti’ dai livelli soprastanti.
Dopo questo stupendo viaggio sui passi – e i metri – della storia, potrai essere certo che una visita guidata al Santa Maria della Scala di Siena ti avrà offerto un’esperienza che andrà completamente oltre le tue aspettative.