Monteoliveto Maggiore, suggestivo luogo nel silenzio delle Crete
Il tour dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore ti porterà a scoprire un luogo immerso nel silenzio delle Crete senesi, circondato da una sorta di “deserto lunare” dato dal colore lattiginoso dell’argilla – che compone questa parte di territorio – ma dove potrai godere di una relativa frescura data dal copioso bosco di cipressi e pini in cui si trova avvolto il monastero, casa madre dei monaci olivetani, benedettini dall’abito bianco che dal XIV secolo vivono in questo lembo di terra, ritirati dai trambusti del mondo.
Oltre che straordinario luogo di spiritualità, l’Abbazia di Monte Oliveto è anche un antico complesso in cui si è preserva una delle più significative testimonianze artistiche in terra di Siena – grazie al magnifico ciclo di affreschi realizzato da Signorelli e dal Sodoma tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento – e uno dei più mirabili esempi dell’arte della tarsia lignea rinascimentale che potrai vedere nella chiesa abbaziale; Monte Oliveto offre poi al visitatore anche la possibilità di scoprire alcuni importanti esempi di antichi manoscritti e libri a stampa, esposti nella biblioteca monastica.
Un ingresso come un poderoso castello
La nostra visita all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore comincerà dal grande portone d’ingresso che dà il benvenuto al visitatore; qui una imponente struttura in mattoni presenta, oltre che una decorazione con raffinate statue robbiane, un fossato ancora ben conservato che, come vedremo, per via del particolare ruolo svolto dal monastero, aveva una funzione particolare.
Una volta varcata la soglia dell’imponente struttura, discenderemo attraverso il suggestivo viale ombreggiato da pini e cipressi; nel corso di questa piacevole camminata, troveremo quella che dall’aspetto ti sembrerà una grande piscina ma che, come andremo a vedere, svolgeva in realtà un ruolo essenziale nella vita e nel fabbisogno della comunità monastica.
Prima di giungere al sagrato del monastero, ripercorreremo le vicende della fondazione del cenobio da parte del senese San Bernardo Tolomei, vicende che si consumarono proprio in prossimità della cappella che vedremo insieme.
Una volta giunti finalmente nel piazzale dell’Abbazia, avrai modo di ammirare l’imponenza del monastero e della chiesa, dove eleganti forme rinascimentali decorano l’esterno del complesso.
Il chiostro magnificamente affrescato dal Signorelli e dal Sodoma
Varcando la soglia d’ingresso, il senso di quiete e pace che avevi percepito all’esterno si amplificherà alla vista dello stupendo chiostro quattrocentesco, ancora tutto decorato dalle trentotto scene affrescate da Signorelli e dal Sodoma con le storie della vita di San Benedetto da Norcia, dove il tempo ti sembrerà davvero di essersi fermato al periodo in cui queste pitture furono realizzate.
Percorrendo i quattro lati del chiostro, avrai non solo l’occasione di apprezzare il ciclo di affreschi più esteso dedicato alla vita del fondatore del monachesimo occidentale, ma anche di apprezzare una delle più vaste opere in pittura realizzate nella storia dell’arte senese.
L’esilarante scherzo all’abate!
Man mano che proseguiremo con il racconto delle storie di San Benedetto, ti racconterò quali sono i segreti che si nascondono dietro l’esecuzione di questi affreschi, in modo particolare quello che concerne il pittore Giovanni Antonio Bazzi, meglio conosciuto come il Sodoma che, un artista dal carattere particolarmente burlone, che fu protagonista di un esilarante scherzo fatto all’abate del monastero mentre era intento a dipingere sulle pareti del chiostro.
Continueremo il nostro tour dell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore con la visita all biblioteca, un tempo custode di preziosi manoscritti miniati, oggi conservati al Museo Diocesano di Chiusi, ma che tuttavia preserva preziosi codici che vengono esposti a rotazione tra le navate di questo suggestivo spazio – tra i più interessanti complessi monastici del senese, assieme all’adiacente farmacia monastica . Nel vano di passaggio tra la biblioteca e il chiostro avremo modo poi di vedere una delle scalinate più eleganti disimpegni realizzati nel periodo barocco, che si presenta decorata da vivacissime pitture murali.
Il Canto gregoriano: esperienza spirituale significativa
Concluderemo il nostro tour dell’Abbazia di monte Oliveto Maggiore con la visita della chiesa abbaziale, una maestosa struttura decorata con stucchi nel periodo barocco, che oggi preserva interessanti pale d’altare assieme a uno dei capolavori di tutta la tradizione della tarsia lignea rinascimentale: gli stalli del coro, magistralmente intagliati e intarsiati da Fra’ Giovanni da Verona agli inizi del Cinquecento, superbo lavoro di due dei più quotati maestri nella storia di questa arte.
Se già la visita del complesso ti avrà immerso in una profonda dimensione ‘spirituale’, per via anche della sua posizione isolata, ciò che rende Monte Oliveto un luogo mistico è la presenza della comunità monastica olivetana e il fatto che i monaci officino ancora oggi la liturgia intonando il Canto gregoriano, rende la partecipazione alle celebrazioni ancora più coinvolgente emotivamente, facendo della tua visita all’Abbazia di Monte Oliveto – qualora decidessi di prendere parte alle celebrazioni monastiche, anche a prescindere da quello che possa essere il tuo credo – un’esperienza spirituale davvero significativa.